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PESARO

 “La corporeità femminile nell’espressione artistica italiana” è il titolo di uno stage di otto giorni tenuto dall’artista Betty Bee, per conto della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, a cura di Antonella Micaletti, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dal Centro Arti Visive Pescheria. Scopo principale: creare un’occasione di confronto intorno a tematiche di forte impatto tra l’artista napoletana e un ristretto numero di operatori visuali marchigiani. G. Arruzzo, A. A. Barboni, A. C. Di Biasi, A. La Motta, A. Gazzoni, S. Paoletti, I. Rosoni, Gruppo Orlando, B. Polidori, D. Marziani, L. Trapè, B. Montironi, L. Renzoni, G. Colonnella, F. Amichetti, R. Vitali Rosati, M. C. Fioretti, S. Stuflesser, stimolati dall’insolita condizione, hanno prodotto opere, legate al proprio modo di reagire all’esperienza, che poi sono state esposte in una collettiva. La forte presenza fisica e gestuale di Betty Bee ha indotto ad annotare, riflettere, indagare nel proprio inconscio, esternare il profondo; a guardare al di là di confini ristretti con la voglia di andare oltre.

Luciano Marucci

 [«Juliet» (Trieste), n. 98, giugno 2000, p. 77]