Home arrow Viaggi nell'arte arrow Rotte inedite arrow PUBBLICAZIONI MANCATE arrow “Ritratto come Autoritratto. Incontro con Romano Notari” (1988-1990)
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incontro con ROMANO NOTARI

RITRATTO COME AUTORITRATTO 

 

Ho frequentato Romano Notari dal 1965, stabilendo stretti rapporti pure con i suoi familiari. Ci vedevamo spesso nella sua Umbria o nelle Marche, anche perché qui gli avevo fatto conoscere dei collezionisti. Dopo un periodo in cui mi ero occupato più di problematiche sociali che artistiche - per motivi che ho già esposto in “Chi sono” di questo sito - tornai nell’immaginario... Così ci sintonizzammo di nuovo e concordammo di realizzare un libro-intervista che ci fece incontrare varie volte nella sua originale villa di Campello sul Clitunno nascosta nel verde. Romano, data la nostra confidenza, vinse la sua abituale riservatezza e collaborò rispondendo alle mie numerose domande distinte per capitoli, realizzando grafici sui vari cicli tematici, che avevano caratterizzato il suo percorso dagli esordi fino a quel momento, e disegni integrativi. Il lavoro fu ultimato nel 1990 ma, quando si affrontò il discorso della pubblicazione, la relazione si interruppe per disaccordi su problemi pratici con la moglie Ersilia, intraprendente manager del marito chiuso nel suo mondo. Da allora le poche volte che ho avuto modo di vedere qualche sua opera l’ho osservata con interesse e ho constatato che non ha perso intensità e qualità, anzi... Al di là dei miei orientamenti estetici ed etici in evoluzione..., non ho mai perso la stima per le doti umane, creative e poetiche, oltre che pittoriche e disegnative, dell’artista che considero un ‘illuminato’ e prolifico visionario, capace di visualizzare efficacemente il sensibile, candido e inquietante paesaggio interiore. Oggi, però, le contaminazioni linguistiche, le esperienze extrapittoriche e le dinamiche del sistema dell’arte non sempre fanno apprezzare dovutamente chi pratica il medium tradizionale con coerenza, dedizione assoluta e ‘incantevoli’ esiti. Il Pittore, pur avendo l’abilità di affrontare altre tecniche espressive, resta fedele alla sua vocazione, non si lascia corrompere dalle tendenze che si avvicendano: prosegue il cammino solitario dando spazio alle intuizioni marcatamente soggettive, e le alchemiche metamorfosi, incentrate sulla vitalistica simbiosi Uomo-Natura, finiscono per assumere valenza simbolica universale. Per lui, come accaduto per molti altri autori dalla forte identità che hanno fatto la storia dell’arte, verrà sicuramente il giorno dei riconoscimenti pubblici più ampi.

Quando nell’archivio ho ritrovato la bozza di quella edizione mancata, ho deciso di divulgarla online, anche se lo studio andrebbe aggiornato con i lavori  successivi e approfondito. A parte il mio desiderio di rivisitare un periodo di appassionata immersione nell’arte, credo che l’elaborato possa offrire utili spunti a quanti vogliano compiere uno studio filologico sull’intera produzione, anche attraverso il pensiero di Notari che, probabilmente, non si è più ‘confessato’ in modo così totale.

Il titolo Ritratto come autoritratto allude al profilo dell’artista da me tracciato che si identifica con le sue autoproiezioni. (lm) 

 

Vai al PDF del libro-intervista (3,43 MB)