Home arrow Viaggi nell'arte arrow Transiti arrow Biennale Penne. Tempi ultimi (n. 79/1996)
PDF Stampa

PESCARA

La Biennale di Penne, alla tredicesima edizione, è stata curata da Lucia Spadano e Paolo Balmas per la sezione arte, da Oscar Buonamano per quella di architettura. La prima con installazioni di tipo multimediale, dislocate in due edifici del centro storico, in piazze e cortili della cittadina che ha visto vivacizzare la sua estate attirando l’attenzione degli abitanti del luogo e dei turisti. Sono stati chiamati trentacinque artisti e dieci architetti accomunati dal titolo Tempi Ultimi: G. Albanese, F. Bilò, T. Binga, V. Calabrese, R. Carbone, G. Cattani, M. Cicchitti, M. Costantini, Cuoghi e Corsello, M. D’Annuntiis, E. De Leonibus, F. Fiorillo, G. Di Giulio, D. Fagioli, F. Fiadoni,  E. Franceschelli,  E. Guaricci, A. Guzzetti, F. Impellizzeri, Matia, E. Mattiacci, E. Minarelli, G. Mondaini, P. Monti, Mutus Liber, S. Opel, F. Orofino, A. Paradiso, C. Pilone, M. Raschiatore, A. Renda, A. Riello, M. Ruiu, M. Savini, M. Semeraro, S. Sharafi, A. Tranquilli, Ultrash, G. Vaccarini, C. Varotsos, F. Ventura, A. Venturino, A. Zaccone. F. Zaffina, G. Zorio. La mostra ha testimoniato l’eclettismo delle ricerche odierne che guardano al di là dei confini tradizionali dell’arte in una sorta di trasversalità e contaminazione con altri ambiti quali la musica, il teatro o la tecnologia di media come la fotografia, il video e il computer. Qualche nome ‘storico’ (Binga, Mattiacci, Paradiso, Zorio), che ha vissuto la interdisciplinarità dal Sessantotto in avanti, e pur tuttavia ancora pienamente attuale, stava ad indicare le radici da cui certi giovani hanno tratto ispirazione, con le comprensibili e necessarie evoluzioni e deviazioni. Anche nei progetti di architettura era presente tutta la cultura di anni in cui si è straparlato di maggiore rispetto per l’ambiente, di antropizzazione contenuta, di città più vivibili. La serata dell’inaugurazione è stata animata dalle accattivanti performances di Binga, Cuoghi e Corsello, Impellizzeri, Minarelli e Ultrash.

Luciano Marucci

[«Juliet»  (Trieste), n. 79, ottobre-novembre 1996, p. 68]