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ASCOLI PICENO

Cosa può fare un artista in provincia per sbarcare il lunario? Apre uno showroom e, tra mobili e suppellettili, organizza mostre d’avanguardia. Quasi sempre “tutto invenduto”, ma in compenso le operazioni culturali sono pulite e stimolanti. Dopo l’originale “SS 16 - Autoinstallazione / Rimozione” ed altre intraprendenti iniziative come “Da Bologna con amore”, la Galleria Marconi di Cupramarittima ha offerto “Lazzaroni - delizioso assortimento di artisti Magnum per fare di ogni occasione una festa”. Denominatore comune del ciclo di esposizioni, la realizzazione di coinvolgenti installazioni. Quattro i prescelti a tenere invasive personali: Nicola Di Caprio da Caserta, Carlotta Marvasi (la più giovane del gruppo) da Bologna, Maurizio Cesarini di Senigallia e  Rocco Dubbini, allievo di Bruno Ceccobelli all’Accademia di Urbino. Quest’ultimo, messosi in luce alla mostra-inchiesta itinerante “Markingegno”, è un operatore piuttosto anomalo che agisce in base a precise motivazioni ideologiche, per cui il suo lavoro risulta marcatamente soggettivo e non omologante, anzi tende a reinventare un mondo di esseri distanti dalle apparenze del quotidiano. Spesso l’artista usa mezzi trasgressivi senza porsi limiti linguistici, ma, anche se ricorre a strutturazioni radicali e associa elementi stridenti, non rinuncia a certi valori plastico-pittorici e spirituali.  Con i suoi interventi di forte impatto visivo, in parte addolciti dall’ironia, riesce a creare nello spettatore uno spaesamento capace di riattivare energie inconscie.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 88, giugno 1998, p. 71]