Anna Maria Novelli (San Benedetto del Tronto, 1942 – ivi,  2019), dopo aver compiuto gli studi classici e magistrali ha insegnato nella scuola primaria fino al 2002.

Da docente applicava un personale metodo per il rinnovamento didattico in senso interdisciplinare, grazie alle conoscenze acquisite in più ambiti, per promuovere pensiero libero, immaginazione e convivenza responsabile. In particolare, aveva ideando un laboratorio di creatività iconico-linguistica ispirato alle tecniche dell’artista e designer Bruno Munari e dello scrittore Gianni Rodari, da lei frequentati a lungo (Rodari era stato pure nella sua classe a sperimentare la “Grammatica della fantasia”). E con la loro produzione visiva e letteraria aveva strutturato l’articolata e vasta mostra itinerante FantaIronia (2000-2003), allestita in anteprima al Palazzo delle Esposizioni di Roma e terminata a Sassari; ora visibile al link

http://www.lucianomarucci.it/rodari/rodari.htm. Tra l’altro, nella scuola riportava, con l’utilizzo di mezzi audiovisivi e reperti tangibili, pure le esperienze dei numerosi viaggi nelle lontane regioni del mondo ancora non contaminate dal consumismo, generando entusiastiche visioni spazio-temporali. Quasi tutte raccontate in avvincenti articoli su riviste specializzate e non. Per favorire l’apprendimento realizzava anche ironiche performance educative e spettacoli teatrali, dando molto spazio alle espressioni artistiche e curando composite esposizioni tematiche. Aveva pure collaborato a periodici di pedagogia (“L’Educatore Italiano” e “Tuttoscuola”). Accanto alle investigazioni di ampio respiro, da instancabile ricercatrice, era attenta anche alla storia e alle tradizioni locali per la rivisitazione e la salvaguardia dei valori della memoria. Originale l’indagine sugli usi e costumi degli antenati, diffusa, prima attraverso una insolita ‘esposizione giornalistica’ di immagini e testi, su apposite pagine del “Corriere Adriatico” (1995), poi sviluppata nel libro-inchiesta “A memoria d’uomo. Cultura Popolare nel Piceno tra Sociologia e Arte” (1998), integrata dall’ analisi del noto antropologo Bernardo Bernardi, dalle sconfinate narrazioni del socio-antropologo Renato Novelli (docente universitario) e dalle interpretazioni grafico-pittoriche di artisti scelti da Luciano Marucci (giornalista e critico d’arte).

Per conto dell’Istituto per il Movimento di Liberazione nelle Marche di Ascoli Piceno aveva coordinato “Laboratori di ricerca”, contribuendo alla compilazione di uno schedario didattico per la fruizione del Museo delle Anfore di San Benedetto del Tronto.

Con il Marucci – allora responsabile del Servizio Ambiente della Provincia di Ascoli Piceno – si era dedicata pure all’educazione ambientale, attuando esperimenti-pilota per la raccolta differenziata delle materie seconde (oggi imposta dalla normativa nazionale) e “Manifestazioni diMostrAzioni” di sensibilizzazione ecologica sulle problematiche più urgenti della vita quotidiana, tendenti ad attivare anche gli enti locali. Insomma, aveva trasformato la sua classe in un laboratorio inventivo e, insieme, pragmatico. Addestrava perfino gli allievi a pubblicare (fuori orario, con un vecchio ciclostile) un ‘mensile’, chiamato “La grande famiglia”, per incentivare e divulgare i lavori fantasiosi degli alunni. Le sue straordinarie iniziative suscitarono addirittura l’interesse del linguista Tullio De Mauro e del programma in diretta di Rai Radio 2 Chiamate Roma 3131. Non solo: stabiliva rapporti costruttivi con famosi personaggi, istituzioni scolastiche di altre realtà e genitori. Questa intraprendenza e la partecipazione ai concorsi, con esiti positivi, stimolavano i ragazzi alla sana competizione, facendo emergere anche le potenzialità dei meno dotati.

A seguito della frequentazione di Rodari e dei lavori realizzati con i suoi insegnamenti, aveva partecipato attivamente alla pubblicazione del libro-catalogo Rodare la fantasia con Rodari ad Ascoli (Edito dalla Provincia di Ascoli Piceno, 2000), anche con vari testi consultabili  al link

http://www.lucianomarucci.it/cms/documenti/pdf2/EdizioniLetteraturaLibroRodariIntero.pdf

Una volta in pensione, veniva chiamata anche fuori provincia per tenere corsi di animazione agli insegnanti e alunni (senza pretenderecompensi) con l’obiettivo di estendere modalità operative tutt’altro che convenzionali, come ad esempio, quelli in alcune edizioni della Settimana dei Bambini del Mediterraneo di Ostuni.

Nel 2005, ad Ascoli, aveva promosso e condotto Rodaria, settimana di letture in biblioteca con una mostra di illustrazioni delle copertine dei libri di Rodari stampati in Italia e all’estero.

Nipote del musicista e musicologo Giovanni Tebaldini (noto specialmente come compositore, musicologo e riformatore della musica sacra) si era adoperata, con il massimo impegno, a studi e ricerche, promozione e attuazione di iniziative per la valorizzazione della figura e l’opera del Maestro all’interno del Centro Studi e Ricerche “Giovanni Tebaldini” (da lei fondato e diretto ad Ascoli Piceno, dove risiedeva dal 1964), anche attraverso la gestione del sito web in progress (www.tebaldini.it), concepito come luogo di documentazione in Rete, per il quale ha radatto i testi di varie sezioni. Nel cinquantenario della morte di Tebaldini (2002) aveva partecipato all’organizzazione delle manifestazioni commemorative di Loreto (1° aprile), San Benedetto del Tronto (3 maggio) e Brescia (10 maggio). Aveva tenuto relazioni al Convegno L’opera di Giovanni Tebaldini nel Piceno (Auditorium “G. Tebaldini”, San Benedetto del Tronto, 17 dicembre 2004), all’Incontro di studio Candotti, Tomadini, De Santi e la riforma della musica sacra nella seconda metà dell’Ottocento (Fondazione Ugo e Olga Levi, Venezia, 14-15 novembre 2008), alla cerimonia di intestazione dell’Auditorium del Comune di San Benedetto del Tronto a Giovanni Tebaldini (26 giugno 2009), alla commemorazione del musicista Antonio Cicognani (Conservatorio di Musica di Pesaro, 24-26 marzo 2012); alle Giornate di studio per il 150esimo della nascita di Tebaldini, tenutesi a Parma (Conservatorio di Musica, 17 gennaio 2015) e a Padova (Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università, 17 novembre 2015). Era intervenuta anche al Convegno Nazionale di Studi, svoltosi a Montegiorgio e a Fermo il 30 novembre e i1 1° dicembre 2018, su “Domenico Alaleona (1881–1928) musicista marchigiano della “Generazione dell’Ottanta” (atti in corso di stampa, a cura del musicologo Paolo Peretti). Negli anni aveva supportato vari concerti dedicati a Tebaldini e la realizzazione dei CD-ROM Sonate Italiane (La Bottega Discantica, 2007), Opera omnia per Organo di Tebaldini per il 150° dell’Unità d’Italia (Elegia, 2011) e Opera omnia per Organo e Voci (Tactus, 2012); curato la parte storica del libro Per un Epicedio (a cura di Luciano Marucci e Luigi Inzaghi, Ed. D’Auria, 2001) e le edizioni di storiografia musicale Idealità convergenti. Giuseppe Verdi e Giovanni Tebaldini per il centenario verdiano (Ed. D’Auria, 2001) e Pagine inedite di un’identità musicale. Carteggio lauretano Tebaldini-Barbieri (1910-1926) (Ed. CARILO, 2006). Aveva trascritto i carteggi e gli inediti del nonno, l’epistolario integrale di T. con Ildebrando Pizzetti (suo ex allievo, che aveva saputo mettere a frutto i suoi insegnamenti), con Marco Enrico Bossi, il più grande organista del XIX secolo, (entrambi in corso di stampa) e del compositore Mario Pilati (morto precocemente), in attesa di  essere finalizzato); aggregato i materiali per un volume sul rapporto tra Tebaldini e Amilcare Ponchielli (suo maestro al Conservatorio di Musica di Milano); definito, in collaborazione con il direttore del Fondo Antico della Biblioteca “Passerini-Landi” di Piacenza, l’epistolario Tebaldini-Luigi Illica. Si sta provvedendo anche alla pubblicazione di questi ultimi. In qualità di direttrice del Centro Studi e Ricerche “G. Tebaldini” aveva partecipato alla formazione del catalogo tematico delle musiche di Tebaldini, a cura della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, nonché ai lavori della giuria del concorso biennale per il Premio “Pier Luigi Gaiatto”, indetto dalla stessa Fondazione, e alla manifestazioni di Portogruaro (città natale del musicologo prematuramente scomparso nel 2009) per la proclamazione dei vincitori. Inoltre, ha collaborato all’elaborazione di tesi di laurea, rilasciato interviste,.pubblicato articoli sui periodici di poesia e arte («Hortus»), di storia («Il Santo»), di musica («Rivista Internazionale di Musica Sacra» e «bresciaMUSICA»). Per un quadriennio (2006-2009) ha fatto parte del gruppo direttivo del Festival Internazionale “Settembre in Musica” di Ascoli Piceno.

Nel settore delle arti visive aveva recensito mostre su “Juliet art magazine” a stampa e collaborato all’edizione on-line juliet-artmagazine.com con reportage sulle settimane dell’arte di New York, Basilea e Londra. Inizialmente, il desiderio di relazionarsi direttamente con i grandi talenti l’aveva spinta a visitare anche la Factory di Warhol e gli ateliers di artisti del calibro di Chagall, Eckel e Magritte.

Con il marito ha effettuato anche tanti viaggi in paesi extraeuropei: Tunisia / Stati Uniti / India (New Delhi) / Sri Lanka / Maldive / Perù e Bolivia / Tanzania / Cina e Hong Kong / Messico / Guatemala / Belize / Honduras / Pakistan (Lahore) / Nepal / India (classica) / Rajastan (Jaipur e Amber) / Arabia Saudita (Dhahran) / Namibia / Botswana / Zimbabwe (Harare) / Malawi / Zambia / Burundi / Ruanda / Zaire / Tanzania / Kenya / Malesia (Kuala Lumpur) / Indonesia / Isole della Sonda / Papua Nuova Guinea / Isole Trobriand / Siria / Giordania / Sudafrica / India Gujarat / India Orissa / Bangladesh (Dacca) / Mali / Birmania / Ecuador e Isole Galapagos / Etiopia (Homo River) / India Deccan.

I reportage, pubblicati nelle riviste “Avventure nel Mondo” e “Hat”, sono consultabili al link http://www.lucianomarucci.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=277&Itemid=282

Anna Maria, per ampliare le conoscenze, era pure un’appassionata e dinamica organizzatrice di viaggi: nel Terzo Mondo che poi riportava anche a scuola; in Occidente per consentire a Luciano di pubblicare i report sugli eventi internazionali. Proprio quando stava ultimando i preparativi per l’opening della 58. Biennale d’Arte di Venezia e della successiva Art Week di Basilea è venuta a mancare improvvisamente, privandoci del suo persuasivo ed equilibrato impegno civile, delle sue idealità e generosità. Aveva appena disposto di donare pure i suoi organi. Ora una parte di lei sopravviverà in altri corpi, ma non riavremo più i suoi saperi, gli illuminanti insegnamenti e la sua profonda umanità.

Un mese prima del triste accadimento si era recata a Roma per partecipare all’anteprima dell’anno rodariano (2020) e, negli ultimi giorni della sua esistenza stava organizzando il viaggio di un gruppo di ex insegnanti e alunni per una manifestazione romana programma per loro, essendo tra i pochi portatori di esperienze dirette avute con lo scrittore. Le numerose testimonianze di affetto e di stima pervenute al Marucci andranno a formare una biografia (per certi aspetti ancor più vera perché ‘corale’ e dettata da consapevolezza emotiva), per il sito internet e un e-book che Anna Maria non potrà leggere, ma il suo esemplare attivismo non sarà dimenticato. I contributi “In memoriam di Anna Maria”, in parte, sono già leggibili al link:

http://www.lucianomarucci.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=744&Itemid=1214

Gli specifici lavori, invece, sono riportati nella sezione “Attività culturale di Anna Maria Novelli”:

http://www.lucianomarucci.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=744&Itemid=1214

 

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