TERAMO

La sinergia stabilitasi quest’anno tra la Fondazione Malvina Menegaz di Castelbasso e l’Associazione culturale Naca Arte di Civitella del Tronto - istituzioni che mirano a dare visibilità alle peculiarità del territorio - ha permesso di attuare tre mostre che hanno portato l’Abruzzo (per certi aspetti ancora terra di conquista) alla ribalta della cultura contemporanea, coinvolgendo artisti affermati ed emergenti, scrittori, musicisti e registi, i quali per due mesi hanno raccontato la creatività del presente. Nella prima località l’esposizione Smarrire i fili della voce ha reso omaggio a Carla Accardi, senza dubbio “la più grande artista italiana del XX secolo”. Essenziale e ben allestita con opere storiche e recenti di grande qualità, evidenziava il dinamismo e la freschezza linguistica del percorso dell’autrice che, nonostante l’età, continua a stupire, grazie alla sua cifra stilistica riconoscibile ma mai scontata, alla capacità di utilizzare anche materiali extrapittorici e alla marcata, costante valenza alchemica e magica. Carla riesce così a dialogare con le giovani generazioni ed è sempre più apprezzata in ambito internazionale. Nella sua opera bi-tridimensionale, dalla classicità moderna, il segno-forma in evoluzione nello spazio che ingloba, dà luogo a un’immagine compiuta, ma indeterminata che prelude ad altri approdi. Sia nella presentazione in catalogo (Maretti Editore), sia nel corso della cerimonia di apertura della manifestazione, Laura Cherubini - intelligente e attenta curatrice dell’evento - ha saputo focalizzare le caratteristiche che distinguono il lavoro dell’Accardi, cogliendo anche sostanziali aspetti inediti; mentre la dimensione poetica delle sue realizzazioni è stata sottolineata da una nipote dell’artista che ha letto alcuni testi lirici a lei dedicati da illustri letterati.Radici. Memoria, Identità e Cambiamento nell’arte di oggi - a cura di Eugenio Viola - ha presentato 11 autori (Marina Abramovic, Jota Castro, Sam Durant, Regina José Galindo, Carlos Garaicoa, Alfredo Jaar, Mariangela Levita, Moataz Nasr, Giulia Piscitelli, Bert Rodriguez, Santiago Serra), capaci di relazionarsi con le problematiche dell’odierna società e di evidenziarne i cambiamenti. A supporto delle interessanti esposizioni l’itinerario Letteratura (serate con autori di libri), Castelbasso Incontra (con personalità del mondo religioso, dello sport e della scienza), D’estate l’organo (concerti di musica classica, per organo e altri strumenti), Soundlabs Festival (concerti di musica contemporanea).

Per la mostra Visioni. La Fortezza plurale dell’Arte, Giacinto Di Pietrantonio, all’interno dell’imponente struttura militare di Civitella del Tronto, ha messo a confronto artisti di più generazioni: Arienti, Beecroft, Beuys, Cattelan, Cucchi, De Dominicis, Fabre, De Lazzari, Linch, Mendini, Morganti, Gianni Pettena, Pistoletto, Presicce, Spalletti, Stampone, Tuttofuoco, Vetturi e Visca. Umberto Palestini ha curato la sezione Cinema con proiezioni di Mimmo Paladino (Quijtoe), Sam Taylor-Wood (Nowhere boy), Julian Schanabel (Lo Scafandro e la Farfalla), Steve McQueen (Hunger), Rirkrit Tiravanija (Lung Neaw Visits His Neighbours) Shirin Neshat (Donne senza uomini), Gianluca e Massimiliano De Serio (Sette opere di misericordia). Le articolate manifestazioni, che tra l’altro consentono di conoscere suggestivi luoghi storici un po’ isolati, nel momento in cui la crisi economica non risparmia neanche gli enti locali, acquistano un plus valore culturale.

Luciano Marucci 

 

[“Juliet” (Trieste), n. 159, ottobre-novembre 2012, pp. 96-98]