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Ha de-costruito, con modi neodada-futuristi-pop, l'immagine del calendario che, nella
favola Cosa succederebbe se nelle Marche
, inventata in classe dai bambini
stimolati da Rodari, scompare dalla finestra.
In perfetta sintonia col suo modo di lavorare, ha giocato con i colori delle stagioni
(più o meno vivi, intimi o estroversi), le lettere dei visi, i numeri dei giorni che si
rincorrono e sovrappongono nella foga di voler volar via, spinti da una misteriosa,
incontrollabile forza immaginaria.
La strutturazione della composizione è fantastica come il brano prescelto.



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