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Siamo al centro del racconto Le scarpe del conte Giulio.
Il segno segmentato abbozza le forme - al pari della parola che definisce la narrazione -
fino a erigere verticalmente l'immagine grottesca del cameriere dai piedi surriscaldati.
In basso
le donnine vagano nello spazio intorno in ossequiosa danza, cercando
sofisticati, quanto illusori rimedi per lenire le sofferenze del maschio.
Alla fine, però, egli è costretto ad accettare una realtà che, sollevando il gentil
sesso da una antica servitù, induce all'accettazione delle rivendicazioni femministe e
porta il partner ad uno stato depressivo.
Tutto vero, come da copione della vita!


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